Convegno sede B&Z di Pordenone “Innovazione e Identità Aziendale”: gli interventi online
Gestire il valore dei diritti di proprietà industriale è fondamentale per ogni impresa, indipendentemente dal settore di operatività e dalle dimensioni aziendali. Il successo del Polo Tecnologico di Pordenone lo dimostra: il Polo Andrea Galvani vanta la più alta percentuale di dinamicità ed efficienza delle start-up rispetto alla media italiana; il 30% maturano fino a diventare impresa a tutti gli effetti, con un altissimo numero di brevetti riconosciuti e venduti anche all’estero.
Per poter effettivamente trarre vantaggio economico dai diritti di proprietà industriale è fondamentale tutelarli, evitando errori di impostazione e valutazione.
L’Ing. Paolo Frare ha evidenziato con esempi concreti ed effettivi le problematiche più frequenti in cui è comune incorrere nel costruire, senza un adeguato supporto, la strategia di difesa delle proprie idee. Ad esempio, spaventarsi per un rapporto di ricerca negativo può essere controproducente; le obiezioni degli uffici brevetti vanno sempre analizzate con un Patent Attorney in grado di contestualizzare ed eventualmente superare le osservazioni degli esaminatori. È stato inoltre evidenziato come diversi ordinamenti applichino diversi criteri ad esempio in merito ai requisiti di brevettabilità come la novità (periodo di grazia, novità assoluta e relativa) e l’attività inventiva (e.g. “problem solution approach” EPO non è adottato ad esempio un USA), e come una valutazione strategica da parte di consulenti esperti sia fondamentale per ottenere la migliore protezione possibile, e per ridurre il rischio, anche in un mercato globale. Valutare con attenzione la formazione minima in IP per vari ruoli aziendali è un punto di partenza fondamentale nella cultura aziendale, che consente di evitare errori spesso banali, ma le cui conseguenze negative potrebbero essere molto rilevanti per tutta l’azienda. Sono stati inoltre evidenziati, con il supporto di esempi pratici, il concetto di contraffazione per equivalenza e di contraffazione indiretta, e le differenze tra brevettabilità e libertà di attuazione.
La Dott.ssa Anna Pellizzari ha evidenziato come, affinché la registrazione del marchio tuteli efficacemente l’attività imprenditoriale, sia di primaria importanza valutare dal principio gli aspetti tecnici e giuridici legati al marchio, anche con riferimento alle peculiarità delle diverse normative nazionali. Spesso le aziende, in una, seppur comprensibile, ottica di risparmio, depositano direttamente il marchio senza avvalersi della consulenza di professionisti specializzati in materia. Questo può comportare l’imbattersi in alcuni errori: tra i più comuni quello di non identificare le corrette classi merceologiche in cui rientrano prodotti/servizi che andranno contraddistinti con il marchio prescelto, di non verificare se il marchio scelto sia registrabile, conforme alla legge e dotato di tutti i requisiti (assoluti, in particolare capacità distintiva) o di non valutare la portata geografica della tutela che si vuole ottenere qualora l’attività dell’azienda si estenda (anche per quanto riguarda la sola produzione) oltre i confini nazionali. E’ stata inoltre evidenziata l’importanza di effettuare una ricerca di anteriorità preventiva al deposito, volta a verificare se il marchio prescelto non sia già stato registrato, in forma identica o simile, da altre aziende o privati. Altrettanto importante è l’attivazione di un servizio di sorveglianza che permette di agire prontamente nei confronti di marchi identici o simili depositati da terzi, nonché di monitorare le iniziative di concorrenti o il «successo» del proprio marchio.
La Dott.ssa Alessandra Chies ha offerto una panoramica sulle nuove frontiere e criticità della contraffazione offrendo spunti concreti sul cosa fare quando si individuano prodotti contraffatti e/o come individuarli sul mercato in primo luogo, sottolineando l’importanza di un atteggiamento proattivo da parte delle aziende per tutelare il proprio vantaggio competitivo sul mercato. Il rapporto OCSE- EUIPO sulla contraffazione presentato a Parigi il 18 Marzo 2019 (Trends in Trade in Counterfeit and Pirated Goods European Observatory on Infringements of Intellectual Property Rights) mostra dei risultati allarmanti, soprattutto per l’Italia, paese estremamente colpito dalla contraffazione dato l’assoluto valore delle aziende del Made in Italy, l’attrattività dei loro marchi, la qualità intrinseca dei loro prodotti e delle loro innovazioni. Il rapporto, che quantifica la portata del commercio mondiale di prodotti contraffatti, ha evidenziato una perdita stimata di 88.000 posti di lavoro e 10 miliardi di Euro, per la sola Italia. Il paese di maggiore provenienza di prodotti contraffatti si conferma essere la Cina, seguita da Hong Kong e dalla Turchia. Si tratta chiaramente di geografie che non è più possibile ignorare nella definizione di strategie di anticontraffazione e Brand Protection. Nel quadro della contraffazione globale, è chiaro quindi che le attività di monitoraggio e rimozione di prodotti presenti nei mercati online diventano fondamentali, permettendo alle aziende di avere una fotografia potenzialmente mondiale della tipologia di contraffazione sofferta e di attivarsi di conseguenza. Tramite l’analisi delle digital footprints, avvalendosi di investigatori esperti è inoltre possibile risalire ai produttori delle merci contraffatte, non limitando quindi l’attività alla sola rimozione dei links, ma utilizzando i dati raccolti in questo contesto per evidenziare la fonte dei prodotti. È inoltre importante valutare l’implementazione di tecnologie anticontraffazione che supportino la tracciabilità dei prodotti.
Di estremo valore ed interesse è stato il momento di confronto tra aziende di punta nei rispettivi settori che hanno partecipato al convegno riportando le loro esperienze pratiche.
La IWIS Group, nella persona dell’Ing. Giovanni Viel, ha portato la propria esperienza di crescita aziendale, e ha evidenziato il valore aggiunto della proprietà industriale in strategie e visioni di innovazione. Esordendo nel mercato con una tecnologia molto specifica, l’azienda si è evoluta in molteplici direzioni, entrando in settori nuovi, nei quali ha cercato di differenziarsi specializzandosi, verificando con attenzione il suo spazio di operatività, ed essendo consapevole che la tutela delle proprie innovazioni ed il rispetto dei diritti altrui sono fondamentali per operare in settori competitivi e ad alto tasso di innovazione.
L’Ing. Paolo Markovina, Patent Manager dell’ Electrolux Italia SpA, ha raccontato alla platea l’approccio all’innovazione di Electrolux, illustrando come l’attenzione al non violare i diritti IP dei terzi e a proteggere le proprie soluzioni innovative siano una costante di tutte le fasi del processo produttivo della multinazionale, a partire dalla semplice valutazione di nuove possibili opportunità di business (nel quale sono fondamentali le cosiddette landscape analisys, per sondare dal punto di vista brevettuale i nuovi ambienti tecnologici in cui fare ingresso), passando per lo sviluppo e l’industrializzazione del prodotto (dove le principali attività sono le verifiche di libertà di attuazione “FTO” e la brevettazione delle proprie soluzioni), fino al costante monitoraggio dei competitors anche in relazione ai propri prodotti già presenti sul mercato.
L’Ing. Valerio Pontarolo, titolare della Pontarolo Engineering e Presidente del Polo Tecnologico, partendo dalle sue esperienze personali, ha sollevato con passione interessanti spunti di riflessione sull’opportunità di non sottovalutare l’importanza delle proprie innovazioni, anche piccole, e anche quando ci sembrano banali, sottolineando che gli investimenti per la tutela di diritti di PI, seppur significativi, sono ampiamente ripagati dai benefici considerando il vantaggio competitivo e di prestigio che offrono all’azienda.
Un concetto è emerso in tutti gli interventi:
mai sottovalutare le proprie invenzioni e il valore della propria azienda.
Numerose sono state le domande del pubblico, comprendente imprenditori di aziende più o meno grandi, patent engineer di importanti aziende, avvocati, responsabili di ricerca e sviluppo, designer industriali, privati cittadini, che hanno dimostrato come gli argomenti trattati e le esperienze pratiche riportate siano effettivamente di primario interesse e confermato la costante attenzione della sede di Pordenone della Barzanò & Zanardo alle reali esigenze e peculiarità dei soggetti che rappresenta, dal privato inventore fino alla multinazionale leader di settore.
Troverete gli interventi e le presentazioni dei relatori B&Z – scaricandoli dai relativi link:
Paolo Frare, Brevetti- errori comuni e come evitarli
Anna Pellizzari, Marchi: errori comuni e come evitarli
Alessandra Chies, Le nuove frontiere dell’anticontraffazione
Ing. Giovanni Viel, Innovazione e identità aziendale
Ing. Paolo Markovina, L’IP in azienda